Dunque, la mia coinquilina (nonché ex) ha delle teorie assurde ed in questo è supportata da Ilaria, amica nerd, ma con strane teorie sulla tv trash, teorie concordanti con quelle della suddetta ex. La teoria insiste sulla possibilità della comprensione della propria esistenza, del proprio ego e di tutto quel cazzo che ci volete mettere, attraverso la catarsi della merda televisiva. Ergo mi sono dovuto accollare le seguenti porcate: Il boss delle cerimonie, Uomini e donne, Uomini e donne coi vecchi (dove il ridicolo si aggiunge alla geriatria estrema), C’è posta per te (luogo della mente in cui l’umiliazione del meridionale equivale all’apice della coscienza del se, e alla visione del se superiore), e una sola puntata di Mammoni… una sola puntata che mi ha spinto e ritrarre fumettisticamente lo schifo che ho provato. L’unica cosa inventata nelle vignette è che non avevo la birra… ma l’avrei voluta… giuro… litri e litri di birra per stordirmi e non vedere quello schifo aberrante.
Cioè, Peter Griffin è un idiota, un ritardato, così come Homer Simpson, con famiglie sull’orlo del disastro, ma sono creazioni di fantasia per sottolineare la decadenza del ceto medio americano, ma qui si rasenta il caso umano per ogni individuo che appare durante questi capolavori televisivi. C’è del fastidio in me, non ho raggiunto l’elevazione né sono mai arrivato ad un livello decente di catarsi, anzi avevo anche dimenticato il significato del termine. Mi chiedo quale sia la vostra posizione riguardo la catarsi attraverso la mmerda. Qualcuno vuole partecipare alla discussione? Se avete avuto problemi ad esprimere le vostre idee dopo quanto successo in terra franca perché i vostri amici vi hanno cancellato su facebook giuro che qui non sarete cancellati.
Su, fatevi sotto!
Spero e spera che la tua coinquilina abbia ragione altrimenti ti sei giocato tre gigamilardi di cellulare cerebrali.
Errata corrige: cellule, non cellulare… -_-
ma anche i cellulari cerebrali ci stavano… non so se Sarah ha ragione, però obiettivamente certe cose ti fanno sentire superiore 🙂